Dal Volume "IL TEMPO E LA MEMORIA"
ROMITO COLLE
Chiazze vermiglie sparse
straripano dall’irsuto colle,
dove sovrani regnano
calma e silenzio.
Il trillo dei grilli culla
l’insonne e agitata piana,
mormora fra l’umide erbe
il torrente lento e sinuoso.
Dell’occaso il viola intenso
si fonde alle struggenti note
d’un organetto.
Si stagliano all’orizzonte
i ruderi di un vecchio casale
che a stento sopravvivono
agli insulti delle stagioni.
Al madido respiro della notte
sepolte memorie mi trapassano,
e come sospeso rimango
in attesa dell’alba imminente
con la sua deriva di luce.
Il fluire del tempo sovrano
non cancella le tracce,
il futuro riposa nel grembo
del presente.