Dal Volume "FRA CIELO E MARE"
Come un lume
Sfiora quasi il cielo,
il faro:
grigio cenere alla base,
biancazzurro in cima,
rosso fuoco al tramonto,
livido durante la tempesta,
adagiato paziente sulla roccia,
ostello dei granchi infreddoliti,
madia di conchiglie naufragate.
Solitario di giorno,
popolato la notte
da Tritoni e da Sirene
che segnano la via
ai marinai di passaggio.
Quasi tocca le viscere del mare,
il faro:
che si nutre di alghe,
che beve acqua salmastra,
che canta coi gabbiani,
che saluta i pescatori
e li aiuta a raccogliere le reti.
Quasi protende le sue braccia,
il faro:
che gioca coi delfini
nelle praterie marine,
che parla coi dispersi
per distrarli dal pensiero
della casa e degli amici.
Non si lamenta,
il faro:
del suo stare sempre in acqua,
del suo stare sempre fermo,
del suo stare sempre sveglio,
la notte:
come un lume ben acceso
sul volto del mare
per guardarlo e tenergli
un po' di compagnia.